Uno degli alimenti più utilizzati in cucina è sicuramente l’olio extravergine d’oliva, pilastro della dieta mediterranea, nonché grasso vegetale impiegato per il condimento o la cottura dei piatti.
Sebbene sia presente nella maggior parte delle case italiane, non tutti sanno come conservare l’olio d’oliva correttamente per non alternarne le proprietà e sfruttarne a pieno i suoi benefici.
Seguendo i nostri consigli eviterete di commettere gli errori più comuni.
La conservazione dell’olio: un aspetto spesso sottovalutato
La conservazione dell’olio extravergine d’oliva è infatti un aspetto che spesso si tende a trascurare ma, essendo un alimento molto delicato e facilmente soggetto al deterioramento, è bene osservare dei piccoli accorgimenti per evitarne l’irrancidimento e la perdita delle qualità organolettiche e nutritive.
Prima di scoprire le corrette modalità di conservazione dell’olio do oliva è bene soffermarci sulle proprietà e caratteristiche che lo rendono un cibo di cui non si può fare a meno in tavola.
Dal punto di vista nutrizionale, l’olio d’oliva è ricco di polifenoli, quali l’oleocantale dalle proprietà antinfiammatorie simili all’ibuprofene, e di vitamina E; ulteriori benefici sono dati dalla presenza di acido oleico, acido grasso moninsaturo, che favorisce la salute cardiovascolare.
La buona qualità dell’olio d’oliva è fondamentale per poter godere degli effetti sopra elencati e delle sue caratteristiche sensoriali. Esso infatti deve essere spremuto rigorosamente a freddo per tutelare l’integrità delle olive e presentare un colore limpido privo di residui.
Ecco perché noi di TiGusti selezioniamo solo olii di prima scelta che possano regalarvi una vera e propria esperienza di gusto.
Dove conservare l’olio extravergine d’oliva
Per capire come conservarlo correttamente in casa, bisogna tener conto che l’olio extravergine d’oliva ha tre principali nemici:
- la luce
- il calore
- l’ossigeno
La luce è responsabile del processo di fotossidazione che ne causa l’irrancidimento, per questo l’olio d’oliva deve essere conservato al buio e in contenitori scuri e opachi che possano proteggerlo da essa.
La temperatura ideale di conservazione è tra i 12° e i 15° C , in quanto le alte temperature possono alterarne le proprietà ed il gusto, mentre quelle troppo basse ne provocano la solidificazione, infatti è bene riporlo all’interno di luoghi freschi e asciutti, lontano dalle fonti di calore.
Per evitare il processo di ossidazione è necessario impedire il contatto con l’ossigeno il più possibile, utilizzando recipienti con chiusura ermetica e dalle dimensioni non troppo grandi, in modo da evitare un’elevata frequenza di apertura.
Bottiglie in vetro: il miglior metodo di conservazione dell’olio
Le bottiglie in vetro spesso e scuro sono la soluzione migliore per conservare l’olio extravergine d’oliva in casa; il vetro, infatti, ha il vantaggio di essere un materiale molto sicuro dal punto di vista igienico e ha il pregio di non lasciar passare l’aria.
Sono da evitare invece i recipienti in vetro trasparente, perché non proteggono l’olio dall’esposizione alla luce, favorendone il deterioramento.
Latta e porcellana
Altri due materiali idonei per la conservazione dell’olio d’oliva sono la latta e la porcellana, in grado di proteggerlo totalmente da luce, ossigeno e calore. In particolare, questi due metodi sono consigliati per l’olio fresco di spremitura.